Intuitivamente è facile dare una definizione di vocazione: tutti sappiamo, in linea di massima, che è la predisposizione particolare per qualcosa, che alberga in ognuno di noi. Eppure per molte persone comprendere e coltivare la propria vocazione è difficile: condizionamenti sociali, paure personali, contesto storico e culturale scoraggiano specialmente le traiettorie di vita più originali. Soprattutto, l’educazione scolastica, ad oggi, trascura il valore che avrebbe fornire agli studenti percorsi reali di scoperta di sé. Il risultato ce lo abbiamo sotto gli occhi: ragazzi totalmente disorientati dopo le scuole superiori, trentenni e quarantenni che ancora faticano a capire cosa vogliono dalla vita.
Seguendo il grande educatore britannico Ken Robinson, vediamo gli elementi base della vocazione orientandoci con 4 domande-chiave:
- Attitudine: Mi riesce naturale farlo bene?
- Piacere: Quando lo faccio provo piacere?
- Atteggiamento: Sono disposto a sopportare le fatiche necessarie a tradurre le mie doti in talento concreto?
- Localizzazione: In quali contesti di azione reali posso sviluppare la mia vocazione?
Spesso nel considerare la vocazione ci si ferma all’attitudine (prima domanda), ignorando che se a una persona una cosa riesce naturalmente bene, non per questo quella cosa le piace: se un ragazzo ha una fluente retorica non necessariamente deve diventare avvocato: se gli riesce altrettanto bene, e gli risulta più piacevole (seconda domanda), disegnare, allora è quella la sua strada. Anche perché solo così, facendo cioè una cosa piacevole per lui, sarà disposto a sgobbare e lottare (terza domanda) per farsi strada in quei contesti (quarta domanda) in cui potrà realizzarsi con soddisfazione.
La nostra vocazione, infine, non va identificata con un ruolo specifico (es: ingegnere, cantante, avvocato, coach…) ma con una costellazione di caratteristiche che possono trovare sbocco in contesti diversi e non necessariamente relativi alla propria professione: questo significa che per vivere una vita autentica, in linea con la propria vocazione, ci sono sempre molte strade percorribili e non un solo destino.
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