Tutti quanti esercitiamo con le nostre parole un’influenza gli uni sugli altri: una frase può stimolare atteggiamenti, comportamenti, emozioni e lo stesso silenzio in qualche modo influenza. Mentre persuasione e convincimento sono forme d’influenzamento sempre esplicite e non violente, la manipolazione fa leva sul condizionamento dell’altro forzandolo, costringendolo suo malgrado a fare qualcosa che non vorrebbe; la costrizione può avvenire in maniera diretta o indiretta e il più delle volte un sottile manipolatore riesce proprio ad occultare il carattere violento della stessa.
Ad esempio, un buon venditore persuade e convince, uno cattivo manipola.
Con la dovuta premessa che le seguenti modalità comunicative NON sono sbagliate di per sé, ma solo nel contesto del loro uso a scopi costrittivi, vediamo 5 delle più sottili trappole usate dai migliori manipolatori:
SIMPATIA: la simpatia nasce dall’avere cose in comune, e si gioca su familiarità e somiglianza, per questo il manipolatore punta a condizionare il bersaglio enfatizzando presunti punti in comune.
ADULAZIONE: mentre il complimento sincero esprime un’opinione positiva disinteressata, l’adulazione è l’espressione di un’opinione positiva per un secondo fine. Fa leva sul bisogno umanissimo di stima e riconoscimento, ed è facile lasciarsene stordire!
VINCOLO FAMILIARE: uno dei pilastri su cui si fonda la società è il supporto tra familiari; tuttavia accade spesso che ci si approfitti proprio di questi legami per sopportare il peso di comportamenti e richieste inaccettabili.
RISPETTO DELLA COERENZA: un bravo manipolatore sa quanto ci teniamo a dimostrarci coerenti, per questo usa frasi come “me lo avevi promesso” quando si rende conto che possono forzarci nella direzione da lui sperata. A volte la trappola della coerenza è talmente potente che ci incastra anche quando nessuno, se non noi stessi, ci chiede di essere coerenti. Ricordiamoci che le condizioni che ci avevano portato a dire/fare qualcosa in passato possono essere legittimamente cambiate e pertanto siamo liberi di non essere coerenti
DEBITO: favori e regali costosi possono essere nient’altro che forme di manipolazione se chi li fa conta di averne un tornaconto da chi li riceve, visto che tutti siamo sensibili alla regola della reciprocità per cui ci sentiamo in debito verso chi è stato generoso. In questi casi è bene stare attenti e non sentirsi in colpa a non restituire, in qualche modo, il favore.
E, infine, occhio a non cadere nella trappola di assumere il ruolo di vittima, accusatore, salvatore.