Psicologia, politica, coronavirus e fuga da Milano

Sulle mie bacheche social leggo del biasimo e della perplessità nei confronti di tutti quei fuorisede che da Milano hanno deciso repentinamente di tornare presso le famiglie di origine, sovraffollando i treni, quando si è sparsa la voce che la Lombardia sarebbe stata “chiusa”, per contenere la diffusione del coronavirus.

Si sottolinea l’irrazionalità della scelta di queste persone, colpevoli di diffondere il virus prima tra di loro in treni stracolmi e poi nel resto delle regioni dove sono di ritorno.

E certamente, a scanso di equivoci, anche per me quella della fuga da Milano è una scelta irrazionale, deprecabile.

Ma non imprevedibile Continua a leggere

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